Per un San Martino migliore

2018 – Testi: L’ Amministrazione non considera il tema “mensa scolastica” una priorità

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San Martino in Rio – È di grande attualità il tema “Sala Arcobaleno – mensa scolastica per il tempo lungo”. Ovviamente quando si naviga a vista, senza certezze, se ne sentono un po’ di tutti i colori. Soprattutto quando la scadenza dell’avvio lavori si fa imminente e COME SEMPRE l’amministrazione comunale tace invece di parlare, spiegare, raccontare e soprattutto condividere.

Ma si sa l’imbarazzo non ha voce.

Il tema mensa scolastica parte da lontano… Fatto il concorso di idee e decretato vincente il maxi progetto per l’ampliamento del plesso di Via Manicardi (che non vedrà mai la luce), noi di Alleanza Civica chiedemmo in consiglio comunale se la Giunta avesse valutato il progetto di una nuova mensa scolastica da inserire nei lavori di ristrutturazione o se, quantomeno, fossero stati fatti preventivi per valutare il costo di un tale intervento; anche in considerazione del fatto che era la principale richiesta fatta dai genitori dei bambini.

La risposta che ci fu data allora fu, testuale, “no perché una nuova mensa non è una necessità per San Martino”. (Vedi Odg presentato da Alleanza Civica -> https://www.alleanzacivicasmr.it/…/03/odg-2019-045.pdf).

Spulciando poi le carte dell’intera vicenda si legge anche una interessantissima e disarmante comunicazione del Responsabile IV Settore del tempo (Ing. Testi) nella quale si legge questo illuminante passaggio: ” L’ Amministrazione non considera il tema “mensa” una priorità sia perché ad oggi il doppio turno non ha creato problemi sia perché il calo demografico comporterà presumibilmente una riduzione del tempo pieno e pertanto della mensa”.

Fine delle trasmissioni.

Poi, all’improvviso, la Giunta che è sostanzialmente la stessa che ci diede quella risposta, concorre ai fondi del pnrr per una nuova mensa.

Questa è la capacità di pianificazione di chi ci amministra. Questa la logica con cui si muovono.

Fanno un progetto fantasmagorico e non vi fanno inserire la prima richiesta delle famiglie.

Due anni dopo, fanno cartastraccia del progetto, delle loro parole, delle loro idee e vanno a caccia dei fondi pnrr per avere una bandierina da sventolare visto che la scuola promessa per settembre 2020 rimane solo nelle promesse elettorali del sindaco Fuccio.

Almeno parlassero ai cittadini, spiegassero le loro contraddizioni, le loro promesse false in quanto irrealizzabili.

Invece nulla.

Ma tranquilli tra poco partirà il circo della Casa della Comunità… e saranno soddisfazioni.

PS: È bene che tutti ricordino che i fondi del pnrr sono per 2/3 a debito. Non paga Pantalone, paghiamo tutti noi.

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