San Martino in Rio – Dopo la tradizionale e patologica lunga attesa tanto cara a questa Amministrazione, la Giunta ha finalmente ufficializzato la data nella quale si svolgerà il Consiglio Comunale sulla palazzina inagibile di Via San Rocco, Consiglio da noi richiesto non per dare colpe ma per cercare di fare luce su di una vicenda che ha dell’incredibile.
Tutto bene? Ovviamente, e ancora una volta, no!
Cosa hanno escogitato i nostri amici amministratori, ormai sempre più asserragliati in Rocca e avulsi dalla vita del paese? Convocazione del Consiglio per lunedì 14 settembre alle ore 19 e nella forma della videoconferenza. Come potete immaginare due scelte calibrate al fine di poter essere certi che nessuno potesse seguire il dibattito.
Secondo loro, infatti, a nessun sammartinese interessa sapere cosa è successo e perché è successo. Del resto, lo ribadiamo, il Consiglio è stato richiesto non per dare delle colpe, ma per essere certi che eventi del genere non capitino mai più!
E invece no: nella loro testa e ce lo hanno esplicitato a voce, a nessun sammartinese interessa nulla di Via San Rocco. Sempre secondo loro, in paese, se ne è parlato solo perché noi opposizioni abbiamo voluto fare l’ormai celebre “speculazione elettorale”.
Ragionamenti e scelte che, lo ripetiamo, segnano un drammatico scostamento tra l’azione di questi amministratori e il comune sentire dei cittadini sammartinesi.
Tutto qui? Ovviamente no!
Come giustificare la modalità videoconferenza, dopo che a fine luglio il Consiglio si è svolto in presenza fisica presso la sala consigliare? Naturalmente con il rischio Covid!
Per carità, non vogliamo mettere certo a rischio la salute di nessuno ma è ridicolo, se non patetico, che su Facebook o sui social in generale si trovino foto nelle quali, in questi giorni, il Sindaco e altri membri della Giunta presenziano all’apertura dell’asilo nido o presidiano alla cena dei volontari di Lune in Rocca e poi, gli stessi, considerano pericoloso convocare il Consiglio Comunale in presenza.
Forse hanno dimenticato dell’esistenza di sala d’Aragona, del resto di assemblee pubbliche ormai è già da un pezzo che non ne fanno più. Lì il distanziamento non sarebbe certamente un problema … ma … sai mai che poi qualcuno venga ad ascoltare e allora si, lì sarebbe un bel guaio!
Tristezza solo tanta tristezza.
