San Martino in Rio – Cosa dire di una Giunta che porta in Consiglio Comunale una convenzione tra i comuni di San Martino e Correggio per la gestione delle isole ecologiche dopo tre anni di assoluto limbo, per poi ritirarla?
Prima non sono in grado di fornire cifre sui costi che la convenzione comporta per il comune di San Martino, poi viene evidenziato un palese conflitto di interessi ed infine si porta a conoscenza che siamo l’unico comune dell’Unione a pagare un servizio che per i residenti degli altri comuni dell’Unione è gratuito.
Ma andiamo con ordine…
Il problema relativo ai costi delle isole ecologiche (tema trattato in diversi consigli comunali con presentazione di proposte alternative all’attuale gestione), emerge in modo abbastanza clamoroso in occasione dell’approvazione del DUP (Documento Unico di Programmazione) a marzo 2017, quando si scopre che la convenzione delle isole ecologiche tra San Martino e Correggio è scaduta dal 2013.
Non ci è stato ancora detto ed altri due consigli comunali (ottobre e novembre 2016) non hanno chiarito il come e in quale forma questa “convenzione” sia arrivata al 2017: intanto paghiamo!
Alle strette, il Comune provvede a preparare (o far preparare) la nuova convenzione e inserisce l’approvazione della stessa come OdG nel Consiglio Comunale del 24/07/2017. Durante la discussione del tema emergono subito le prime crepe legate alla quantificazione, perlomeno preventiva ed indicativa, del servizio. Non si parla di cifre, ma di percentuali che non collimano con alcuni costi che farraginosamente vengono comunicati.
Morale, i consiglieri di opposizione vengono invitati a presentarsi in comune il giorno dopo per avere tutti i dati richiesti…peccato che la votazione, a questo punto, ci sarebbe già stata, senza che, numeri alla mano, si sarebbe potuta votare con cognizione di causa!
La convenzione comincia a “sgretolarsi” quando si arriva al nodo rinnovo, che non dovrebbe più passare dalla sala del Consiglio Comunale, ma bensì essere esercitato dall’Ufficio competente in comune. Già questa modalità rappresenta un’anomalia, ma è nulla rispetto al sapere che l’ufficio competente fa capo al responsabile del IV settore, che non è altri che l’assessore all’ambiente del comune di Correggio.
Per chi non è pratico di sigle e cariche, si palesa “semplicemente” un macroscopico conflitto di interessi, in quanto la convenzione porta soldi al comune di Correggio.
Colpo di grazia per questa povera convenzione sta nel fatto che tra i comuni dell’Unione Pianura Reggiana, solo tra San Martino e Correggio esiste una compartecipazione del genere. Se i residenti di Rio Saliceto, Fabbrico, Campagnola e Rolo conferiscono materiale in discarica a Correggio, non pagano nulla, mentre un cittadino sammartinese, tramite la convenzione che la Giunta vuol fare approvare, pagherebbe.