San Martino in Rio – Nel 2009 il Comune di San Martino in Rio ed il Comune di Correggio hanno stipulato una convenzione (una specie di contratto) per la gestione delle Isole Ecologiche (o Centri di Raccolta) di entrambi i Comuni, definendo anche le quote di contribuzione alle spese che ciascun Comune doveva all’altro (delibera n. 51 del 21.09.2009). Ciò in quanto a San Martino non è più possibile il conferimento di tutte le tipologie di rifiuto.
L’art. 4 della Convenzione prevedeva che San Martino in Rio arrivasse negli anni a corrispondere a Correggio una quota dei costi di gestione pari al 25%.; mentre prevedeva che il Comune di Correggio arrivasse a corrispondere a favore di San Martino in Rio una quota pari al 50% dei costi (ciò in ragione della vicinanza alle frazioni di Lemizzone e Prato).
In virtù di tale previsione, il Comune di San Martino ha corrisposto (e corrisponde) al Comune di Correggio la cifra di 35.998 euro all’anno. Questa convenzione aveva durata sino al 31.12.2013 e non prevedeva il rinnovo tacito nè automatico (cfr. art. 11), perciò ad oggi non dovrebbe esistere, nè avere effetto.
E fin qui, la storia e veniamo ai fatti più recenti
- Nella seduta di Consiglio Comunale del 29.09.2016 (delibera n. 56/2016) il Sindaco ha affermato che “la nostra quota è solo di 35.998 euro” , facendo quindi intendere che San Martino paga (e non, come dovrebbe essere, pagava) ancora (ovvero anche nel 2014, 2015 e 2016) il Comune di Correggio: qui iniziano a sorgere i primi dubbi.
- Nella seduta successiva del 29.11.2016 (delibera n. 68/2016) il Sindaco, nuovamente interpellato sull’argomento, dichiara che esiste una convenzione scaduta, ma portata avanti verbalmente (!!) e che il Comune di Correggio corrisponde a noi il 50% dei costi di gestione dell’Isola Ecologica di San Martino.
- Nella seduta del 29.03.2017, tra gli argomenti in discussione, vi è anche il bilancio preventivo per l’anno 2017: tra i documenti allegati al bilancio c’è il Documento Unico di Programmazione (DUP). A pagina 135 del DUP leggiamo: ” l’Amministrazione ha in essere una CONVENZIONE con il comune di Correggio per la gestione e compartecipazione dei costi dei due centri di raccolta”. Inutile dire che siamo rimasti stupiti del fatto che “fosse in essere”, in quanto la convenzione del 2009 era ampiamente scaduta. Alle domande su quale convenzione fosse è seguito solo il silenzio. Ed ancora, alla domanda su quanto versa il Comune di Correggio a San Martino in Rio è stato risposto che pare che non abbia mai pagato nulla (??). Incredibile, ma andiamo avanti.
- il 31.03.2017 (ossia due giorni dopo) presentiamo un’interpellanza a risposta scritta per avere dati precisi e univoci (vedi foto), dato che in Consiglio Comunale abbiamo avuto risposte evasive. Il Comune ha trenta giorni di tempo per rispondere, ovvero entro il 01 maggio.
- al primo maggio l’unica risposta che abbiamo ricevuto è stato il silenzio.
- tra l’elenco degli argomenti del Consiglio Comunale del 17.05.2017 c’è l’approvazione del bilancio finale del 2016 e a pagina 77 della relazione leggiamo “confermata anche per l’anno 2016 la COLLABORAZIONE fra i centri di raccolta di San Martino in Rio e Correggio” (!!). Magicamente la parola “convenzione” è diventata “collaborazione” ed il Sindaco dichiara (sempre magicamente) che verrà approvata una nuova convenzione!!! Cioè per il 2017 la convenzione esiste perchè “è in essere”, mentre per il 2016 non c’era la convenzione ma solo collaborazione (evidentemente onerosa!).- 19.05.2017: inviamo un sollecito alle nostre domande del 31.03.2017 (vedi foto), ma ad oggi ancora nessuna risposta.
La cronistoria di quanto successo testimonia con tristezza il modo pressapochisa di rispondere alle domande e di affrontare le questioni da parte della Giunta e del Sindaco. E non si tratta di risposte difficili o complesse da dare, perchè sono dati di bilancio che il Comune deve conoscere; piuttosto sono risposte scomode: forse, e diciamo forse, farebbero emergere un saldo economico della convenzione (o collaborazione, dato che qui si cambiano le parole a piacimento) tutto a nostro sfavore.
Può benissimo essere anche il contrario e noi esserci sbagliati, ma se così fosse, perchè tacere le risposte e non fornirci i documenti contabili?
Perchè magicamente cambiare le parole da convenzione a collaborazione, che nel diritto hanno un significato molto diverso?
Come diceva un detto: a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si prende.