Prendiamo atto della notizia, diffusa in queste ore a mezzo stampa locale ed anticipataci solo ieri pomeriggio via telefono, delle dimissioni da assessore di Valerio Bizzarri, dovute “ufficialmente” a motivi professionali.
Qualcosa non torna.
Innanzitutto la tempistica: le dimissioni arrivano a due giorni dall’ultimo Consiglio Comunale, durante il quale nulla è stato anticipato o comunicato, né formalmente né informalmente.
Non solo: quasi l’intera illustrazione degli argomenti e delle risposte è stata affidata proprio all’assessore Bizzarri.
Nel corso di soli due giorni sono maturati questi motivi ed impedimenti a proseguire?
Noi di Alleanza Civica avevamo chiesto le sue dimissioni sin dal marzo 2024, quando in Consiglio Comunale lo stesso assessore Bizzarri spiegò che alcune case di San Martino, tra cui la sua, erano prive di autorizzazione paesaggistica.
Da allora, era evidente che chi era “toccato” dalla problematica delle case senza autorizzazione paesaggistica non poteva restare in giunta e per di più non poteva essere l’assessore all’edilizia ed urbanistica.
Il conflitto di interessi o quanto meno l’inopportunità erano evidenti e lampanti ora come allora.
Le dimissioni non solo arrivano tardi, ma in un momento critico per il Comune, soprattutto per lavori pubblici e urbanistica: non vanno infatti dimenticati i cantieri fermi come il Peter Pan, i progetti di stadio e nuovo palazzetto dello sport che non vanno avanti, le scuole elementari che restano due e nessun cantiere su via Manicardi partito, la casa della comunità dentro la scuola di via rivone per dirne alcuni.
Per non parlare dei ritardi, anzi del nulla, rispetto al nuovo piano urbanistico, su cui i sindaci degli altri comuni (sempre PD) hanno certificato l’ “inerzia” della nostra giunta.
Indubbiamente la giunta Fuccio perde un pezzo importante: perde l’assessore che, più di tutti, ha cercato in consiglio comunale, anche a supplenza dei suoi colleghi, di rispondere alle domande ed osservazioni che, su tutti i temi, noi abbiamo sempre formulato.
E ora?
Oltre ai dipendenti, ai responsabili di settore e perfino allo staff del Sindaco, ora si dimette pure un assessore.
Ma soprattutto, con riguardo ai settori tecnici, nel giro di nemmeno 6 mesi si sono dimessi prima la responsabile dirigente e poi l’assessore. Segno evidente di qualcosa che non funziona.
In mezzo a questo caos il Sindaco latita. Capiamo l’infortunio al braccio, ma parlare e fare sentire la sua voce ad un paese basito sarebbe indispensabile.
Nulla. Sindaco scomparso!
E la sua maggioranza muta continua ad accettare questa vergogna. Nemmeno le dimissioni di un assessore li scuotono.
E allora torna la nostra domanda: quando arriveranno le dimissioni del Sindaco?
La misura è colma da un pezzo.