San Martino in Rio – Il Sindaco considera “qualche decina di persone” come un semplice impiccio posto tra il suo agire ed il radioso avvenire che lui prospetta per tutti noi. Usiamo il virgolettato perché è testuale.
Non serviva lo esplicitasse, è evidente l’attenzione che dedica al confronto con i suoi cittadini. Attenzione che trova riscontro anche nella scelta della sede dove svolgere il Consiglio. Buon senso avrebbe dettato di spostare l’incontro di lunedì sera in Sala d’Aragona per dare un tetto ed una sedia a tutti, perché oggettivamente non era difficile immaginare un afflusso di gente fuori dall’ordinario, ma non sia mai che si faccia un gesto distensivo verso i concittadini.
Ci abbiamo provato. Abbiamo provato a chiedere il parere dei consiglieri di maggioranza e in particolare a quelli più giovani, interpellandoli esplicitamente più volte. Ma niente, non una sola parola.
Braccio su, braccio giù. Fine delle trasmissioni.
Già ci sembrava strano non sentire il parere di ben due medici che infoltiscono le schiere della maggioranza (di cui una addirittura occupa un posto in Giunta), ma su un tema dirimente e dirompente come quello del maxi-impianto FORSU avremmo gradito sapere cosa ne pensano i tre consiglieri non ancora trentenni che, con il loro voto, hanno
determinato l’autorizzazione all’avvio del progetto da parte del nostro Comune. Rimarrà un mistero insoluto perché non hanno proferito verbo.
Braccio su, braccio giù. Non pervenuti.
Anche l’Assessore esterno, con competenze tra l’altro alle politiche giovanili e alla scuola, spesso propenso a distillare il suo sapere su qualunque tema, ha scelto il silenzio. Tombale. Chi lo ha voluto lì voleva anche il maxi impianto. Fedelissimo.
Menzione particolare a Sindaco, Vice sindaco e Assessore alle attività produttive.
Per tutta la serata sono riusciti a non rispondere alle domande che venivano loro fatte, lanciandosi in lunghi panegirici con il solo scopo di allungare il brodo senza affrontare i temi via via sottoposti o lanciandosi in interventi spericolati.
Un esempio? L’infelice richiamo ai camion di Amazon …. Un altro? Citano i medici ISDE ma ops, nelle carte ufficiali non se ne parla mai. Poi però si fanno grintosi e cupi nei confronti dei cittadini presenti (sempre quelle “decine” di cui sopra…) minacciandoli di far saltare il dibattito del Consiglio e andare direttamente al voto come risposta alle (poche e tutto sommato rispettose) intemperanze. Democratici!
Il risultato è stato quello di una sconfitta, non solo per noi, ma per la collettività sammartinese: non siamo riusciti a far prendere altro tempo alla nostra Amministrazione per una ulteriore riflessione da condividere con i cittadini. Non siamo nemmeno riusciti a sapere quello che pensano i consiglieri di maggioranza.
Abbiamo però capito che sono stati tutti pronti a votare documenti che per loro stessa ammissione erano e sono migliorabili (le penali per eventuali inadempimenti di Iren? Ah!! Beh si le penali non sono previste ma … si possono aggiungere … magari in un secondo tempo …. magari dopo aver chiesto il permesso. Il monitoraggio dei camion? Si può aggiungere…).
Però le domande non se le sono poste e nemmeno hanno detto che lo faranno. Imbarazzanti.
Cosa resta da dire?
Che a nostro parere si è aperto un fossato enorme tra una Giunta abbarbicata in Rocca, divisa al suo interno, e totalmente scollegata dal comune sentire della gran parte del paese che, soprattutto in questa occasione, non ha assolutamente rappresentato, preferendo ascoltare e tutelare altre voci.
Meditate gente, meditate.