San Martino in Rio – Ci spiace ma anche impegnandoci al massimo non riusciremo mai a rendere in forma scritta quel che abbiamo vissuto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. Non c’è nulla da fare, certe emozioni vanno vissute. L’antefatto lo conoscete: da un decennio il PD ha messo in piedi un prefabbricato metallico privato, su suolo pubblico.
Il tutto “dimenticandosi” di farlo in modo legale.
Il caso era emerso durante il Consiglio del 05/04/2017. In quella sede l’assessore competente aveva letto una lunga relazione, contenente la conferma dell’abuso edilizio compiuto dal PD, certificato dall’ufficio tecnico, e poi, a seguire, una lunga serie di richieste (o diktat) che il PD sammartinese imponeva alla Giunta.
Giunta che prontamente dichiarava, testualmente (audio disponibile a richiesta), di accettare le richieste. Mercoledì sera, abbiamo chiesto che la stessa Giunta si impegnasse a rispondere a tre domande:
- la cifra che il PD si é autocalcolata e che la Giunta ha avallato, come è stata conteggiata?
- la medesima cifra non deve essere aggiornata anche con il conteggio degli interessi?
- non è il caso che il PD paghi l’intera somma dovuta in un’unica rata annuale anziché la metà in cinque anni?
Qui arriva il bello….L’assessore competente dichiara che il procedimento amministrativo sul tema del prefabbricato NON è chiuso. E siccome non è chiuso, non si possono sapere i conteggi: né come li ha fatti il PD né come intende farli la Giunta. Poverini, in effetti è difficile mettere mano alla calcolatrice quando si deve toccare il portafoglio “di famiglia”.
A questo punto sorgono altre domande:
- se il procedimento non è chiuso, su che basi il prefabbricato è stato dichiarato abusivo?
- se il procedimento non è chiuso, su che basi nel Consiglio scorso l’amministrazione ha accolto le richieste del PD?
Pensate sia finita qui? Vi sbagliate.
Abbiamo anche ricordato che il regolamento edilizio comunale prevede che venga emessa subito l’ordinanza di demolizione della costruzione abusiva, unitamente all’erogazione delle sanzioni. Abbiamo allora chiesto come e quando pensano di dare attuazione a quanto previsto dal momento che l’accertamento è avvenuto già da parecchio tempo.
Il Sindaco in persona ci ha detto che la data di demolizione è già prevista ed è: “entro il 30 giugno” …. ma quella è la data richiesta dal PD, quella che prima l’Amministrazione ha detto di accogliere e poi ci ha detto che invece era ancora a procedimento aperto. Vi siete persi? Non capite più cosa è certo e cosa non lo è? Tranquilli, benvenuti su “Scherzi a parte”.
Non è solo una questione di box, che per qualcuno potrebbe essere relegata ad una scaramuccia stile Don Camillo-Peppone (o di montagne e topolini …), ma da questa vicenda emerge l’incompetenza e l’inconcludenza, ormai marchio di fabbrica di questa Giunta, nel risolvere una problematica relativamente semplice, che addirittura potevano sfruttare per fare bella figura.
Ma oltre ai limiti tristemente noti, risalta la stoltezza politica con cui questa Amministrazione targata PD approccia le problematiche che le vengono sottoposte.
Bastavano solamente tre parole: scusate, pagheremo, rimuoveremo e avrebbero, perlomeno, salvato la faccia.
Ps: in tutto questo caos il segretario del PD, che siede in Giunta, non ha speso una parola. Se era per evitare l’accusa di conflitto di interessi (enorme, palese ed incontrovertibile) avrebbe fatto più bella figura ad uscire dall’aula durante la discussione.