Per un San Martino migliore

Come ti disorganizzo una serata

forsu 33

San Martino in Rio – Ora, immaginate di essere stati a lavorare un’intera giornata, magari con un capo nervoso costantemente attaccato alla giugulare, problemi di ogni sorta, colleghi isterici e via dicendo. Arrivate a casa e invece di prendervi il meritato riposo decidete, coraggiosamente, di catapultarvi in Sala d’Aragona, perché sperate finalmente di schiarivi le idee sull’impianto Forsu. Ma è proprio vero che chi visse sperando …

Sala piena come solo nelle grandi occasioni, ma la prima ora se ne va parlando dell’utilizzo circolare dei rifiuti …. di premialità per chi fa raccolta differenziata …. della gita a Trento. Tutte (o quasi) tematiche importanti, ma il 99.9% dei presenti vuole capire cosa rischia di pioverci addosso ad un tiro di sasso da noi. E infatti la platea rumoreggia, si scalda. Era da dire, ma evidentemente in Rocca la pensavano diversamente.

Finalmente si comincia a parlare di biogas-biometano-forsu …. peccato che dell’auspicato confronto a più voci, non ci sia proprio alcuna traccia. Il dottor Piccinini, del Tecnopolo che tanto ha tenuto a sottolineare la sua qualifica di ricercatore, e che, supponiamo, sia stato invitato come tecnico, nei suoi numerosi interventi non è nemmeno mai riuscito a dire che forse l’impianto potrebbe avere qualche problema con la puzza. No, niente, nemmeno quello. Solo pregi. E capre voi se non lo volete capire. Lui ha i titoli e voi che leggete su internet una volta al mese non meritate di proferire verbo. Elegantissimo.

Il Sindaco ha poi ripetutamente detto che il faro-guida delle sue scelte sulla materia, sarà la tutela della salute dei cittadini. Infatti, non c’era un medico che uno tra i relatori. E dire che se proprio proprio non se ne trovavano in giro, poteva reclutarne uno dalla sua Giunta, schierata al gran completo in prima fila, e uno dalla sua maggioranza. Invece nulla. Coerente?

Fortunatamente era presente il presidente di Legambiente, non tanto perché portatore di verità assolute, ma perché ha detto le uniche due cose fuori dal coro:

1 – l’impianto potrebbe generare puzza

2 – meglio fare impianti piccoli su base provinciale che uno maxi su base interprovinciale.

Nel deserto una voce si è udita. Coraggioso.

Infine, ha parlato il rappresentante di Iren. Tra le varie cose che ha detto riflettiamo su:

  1. L’impianto è privato e non pubblico, sembra una banalità ma è bene che ce lo ricordiamo;
  2. I rifiuti potenzialmente potranno essere presi ANCHE da fuori le province di Piacenza, Parma e Reggio;
  3. Ha clamorosamente smentito le affermazioni del sindaco circa la possibilità di prevedere un divieto del punto B. Ha infatti detto chiaramente che le amministrazioni pubbliche potranno eventualmente auspicare un utilizzo del Forsu a servizio delle province sopracitate, ma NON certo impedire che ci siano conferimenti anche da fuori zona;
  4. Ha detto che l’incremento del traffico sarà di solo 9 bilici che arriveranno da Parma e Piacenza, in quanto tutti gli altri automezzi sono già quelli che abitualmente circolano per la nostra provincia. Ha ovviamente dimenticato di sottolineare che oggi circolano appunto “per tutta la provincia”, domani potrebbero essere tutti a Prato e Gavassa.

Ecco, quando noi auspicavamo una serata di confronto a più voci, avevamo in mente tutta un’altra cosa.

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