Sanj Martino in Rio – Ci troviamo per l’ennesima volta a parlare del progetto di ampliamento delle scuole di via Manicardi, non per questioni prettamente tecniche, ma per riflessioni che il nostro gruppo si trova ormai giornalmente ad affrontare. Un percorso, quello dell’ampliamento delle scuole, costellato da tante “anomalie” quasi da poterci scrivere un libro, ma di questo parleremo in modo più approfondito nella serata pubblica del prossimo giovedì 03 maggio.
Questi, infatti, alcuni nostri pensieri: ha senso continuare a vigilare sull’operato, verificare che il percorso sia formalmente corretto? Ha senso fare interpellanze, segnalare imprecisioni che possono portare a problemi (ricordiamo la segnalazione all’ANAC da parte di un progettista)? Ha senso, infine, essere rimproverati per eccessivo zelo? O forse passiamo come i soliti “guastafeste”, quelli a cui non va mai bene niente, quelli che fanno di tutto per mettere il bastone tra le ruote all’operato dell’amministrazione?
Alle domande possiamo dare due risposte:
- SI, ha senso: continuiamo a fare come la coscienza ed il mandato elettorale ci impongono, con l’intento di aiutare l’amministrazione a prevenire eventuali problematiche burocratiche. La materia dei lavori pubblici è così complessa, che basta poco per annullare o ritardare un progetto
- NO, non ha più senso: lasciamo che tutto segua il suo corso, speriamo che tutto fili liscio (cosa abbastanza improbabile, visto i problemi fin qui emersi), smettiamo di fare domande (per buona pace dell’assessore competente).
Poi, però, in un futuro ci sentiremo dire, quasi già lo sentiamo, che “se sapevate di problemi, perchè non avete fatto niente? perchè non avete detto nulla? dove eravate voi?”
Se, dunque, ha ancora un senso continuare a segnalare e chiedere per i nostri detrattori, in ogni modo, saremo sempre in difetto, quindi continueremo a fare quanto coscienza e mandato ci impongono per il bene del paese, almeno secondo buon senso e rispetto delle norme.
Se, invece, potrebbe sembrare ormai inutile continuare a offrire il nostro contributo è veramente difficile chiamarsi fuori da un progetto così importante per il paese, ma è altrettanto vero che contro un’Amministrazione che convoca riunioni per discutere del progetto nel silenzio rivolto ai gruppi consiliari, fa e disfa affidamenti e bandi, talvolta non applica le norme di trasparenza a cui sono tenuti tutti i Comuni d’Italia, capite bene che “è un’impresa” riuscire a seguire in modo puntuale il percorso di un progetto che costerà, sulla carta e da preventivo, alle tasche dei sammartinesi € 1.200.000,00.