San Martino in Rio – Tra i vari problemi, l’amministrazione comunale, ne ha uno legato alle frazioni: esistono.
Si chiamano: Gazzata, Stiolo e Trignano, hanno una propria Chiesa, campetto da calcio, ex-scuole e, in particolar modo Gazzata, hanno subito nell’ultimo ventennio un notevole sviluppo residenziale. Di pari passo, le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi venti anni, le hanno relegate a semplici cartelli topografici, se si esclude qualche citazione o incontro nelle settimane precedenti le elezioni.
Esse rappresentano per le Giunte di sinistra un grande buco nero e l’attuale Amministrazione non fa eccezione. Addirittura, a Gazzata, questi ci hanno messo pure il carico, decidendo di chiudere La Gazza Ladra, che, come abbiamo detto e ridetto, oltre al suo ruolo di eccellente servizio, svolgeva un fondamentale compito di collante tra capoluogo e frazione.
La viabilità negli anni è stata dimenticata. Tutti sanno cosa bisogna fare, ma gli occhi del PD sono rivolti altrove, dove il tornaconto mediatico è più evidente. Nonostante il monocolore governi Comune, Provincia e Regione, non c’è la volontà politica di predisporre un progetto in direzione della ormai famosissima “complanare” (di cui si parla, come detto poc’anzi, con cadenza “stranamente” quinquennale) oppure che si trovi una soluzione per il traffico pesante su Via Carpi.
Parliamo del cimitero o dei cimiteri in generale? O le visite ai congiunti sono così rare e frettolose o è impossibile non vedere lo stato in cui si trovano i cimiteri “periferici”. Qualcosa qui sembra essersi messo in movimento: speriamo si vada presto dalle parole ai fatti. Quel che sanno dire i nostri amministratori è: mancano i soldi. E qui si aprirebbe un dibattito su come e dove vengono spesi i soldi, che sarà oggetto di altri nostri interventi.
Anche perché, per finanziare le loro opere di facciata (bonus assortiti, prebende concesse per disciplina di partito, ecc.), i soldi si trovano sempre.
In questo contesto abbiamo fatto una proposta: portare una volta all’anno il Consiglio Comunale a Gazzata. Per dare un segnale di vicinanza alle frazioni; per dire che comunque il Comune c’è; per far aumentare la voglia dei cittadini di vivere e conoscere la vita amministrativa. Una volta all’anno.
Nell’ordine hanno espresso la loro contrarietà alla nostra proposta :
- Il vicesindaco dicendo che facciamo marchette;
- Il segretario del PD, che pure è di Gazzata, dicendo che lui già due anni fa aveva in mente ben altro progetto per la frazione, ma purtroppo ha anche altre cose da fare e quindi niente;
- l Sindaco dicendo che non si può acconsentire ad una proposta che vuole essere espressione di vicinanza, quando l’Amministrazione già esprime al meglio questa vicinanza.
Era, ai nostri occhi, una proposta semplice, concreta e fattibile. Nulla in grado di risolvere i guai delle frazioni, lo sappiamo, ma almeno un segnale: ci hanno risposto NO e votato contro (ripetiamo: tutti i consiglieri di maggioranza hanno votato contro), con la consueta arroganza e incapacità cronica di proporre soluzioni alternative.
Concludiamo con le parole del Sindaco: “Però quando c’è bisogno, il Comune c’è”: per terremoti, nevicate, nubifragi il sindaco c’è (con relativa visibilità mediatica autocelebrativa, come se non fosse suo dovere giuridico-istituzionale intervenire e rimanere lì tutto il tempo necessario).
Per nostra fortuna, calamità di questo genere sono alquanto rare, ma gli altri 365 giorni? Il manto stradale è da terzo mondo, il traffico pesante transita nelle zone centrali e residenziali, i cimiteri cadono a pezzi, i giochi del parco si trasformano in pericolosi oggetti per i bimbi, a Gazzata non c’è più neanche il bar che l’amministrazione precedente tanto aveva sostenuto (con tanto di titoloni sul giornale)!!!
Se ne fossero capaci, dovrebbero vergognarsi. Ma per loro è molto meglio occuparsi di antifascismo, accoglienza indiscriminata dei migranti e del Presidente Mattarella. In fondo, per questi temi, si può fare un bel copia incolla di idee altrui. Gazzata, come tutte le altre frazioni, come sempre, può aspettare…