San Martino in Rio – Dall’ultimo numero de “L’Informatore” (che si sta rivelando una preziosa fonte di ispirazione) leggiamo quel che lo stesso Sindaco dichiara: “Voglio dedicare il mio editoriale al tema della riqualificazione delle scuole primarie e del trasferimento della nuova farmacia urbana nella sua futura collocazione in via Rivone, 23. Ricordo che tale assegnazione è avvenuta attraverso un concorso pubblico straordinario della Regione Emilia Romagna riservato all’apertura di sedi farmaceutiche gestite da privati ….Tale ampliamento, non comporterà uno sdoppiamento del plesso, in quanto andiamo incontro ad un periodo di notevole calo della popolazione scolastica come si può notare dalla tabella”.
Siccome le parole hanno da sempre un senso ed un significato, occorre essere molto trasparenti nel loro uso, altrimenti c’è il rischio che il messaggio non sia chiaro.E’ bene quindi chiarire che:
- la scelta di collocare la nuova farmacia nei locali di via Rivone, cioè dentro alle attuali scuole elementari, non è frutto del volere della Regione, come sembra voler lasciar trasparire il Sindaco e nemmeno della Provincia, come invece dichiarò (salvo smentita) l’Assessore competente durante un’assemblea con i genitori qualche mese fa.
Si tratta invece di una scelta politica pensata, voluta e gestita (male) dalle amministrazioni sammartinesi: a guida Zurlini prima e a guida Fuccio poi. - il concorso, inizialmente, non era per l’allocazione di una farmacia privata, ma comunale. Tanto è vero che questo fu il motivo per cui l’allora Giunta Zurlini decise di proporre le aule di via Rivone come destinazione finale di una farmacia da inserire in un più generale contesto di “polo sanitario”. Fu solo in seguito alla sconfitta in sede giudiziaria che la farmacia perdette i connotati comunali per divenire privata.
Ci sarebbero quindi state tutte le condizioni per ripensare la scelta ma, ancora una volta, per volontà squisitamente politica, si è ritenuto opportuno insistere sulla collocazione già dichiarata. Anche se ora si davano locali pubblici ad una struttura privata. - in merito alla futura situazione dei plessi scolastici c’è da dire che, è vero che c’è un calo delle nascite, ma è anche vero che i nati del 2012, che inizieranno quindi la scuola nell’a.s. 2018/2019, si equivalgono sostanzialmente ai nati del 2010 (per i quali sono state formate 2 classi a tempo normale e 3 a tempo lungo).
Non ci è quindi ben chiaro come farà l’Amministrazione a collocare tutte le classi di via Rivone, in via Manicardi, senza ricorrere a uno sdoppiamento del plesso. A meno che i lavori di ampliamento di via Manicardi non siano completati prima del trasferimento degli studenti.
Questi sono i fatti.
Adesso siamo in attesa di capire, in occasione dell’assemblea che è stata promessa ai genitori in primavera, come l’Amministrazione intenderà sbrogliare la matassa che autonomamente ha creato e ingarbugliato.