Indice degli argomenti
San Martino in Rio – Il presidio del territorio ed il decoro urbano sono due argomenti che solitamente vengono trattati separatamente perchè ognuno fa riferimento a proprie logiche di gestione e attività.
Frequentando il paese e registrando le segnalazioni che i cittadini ci sottopongono, riteniamo che i due argomenti siano però strettamente correlati.
Basta fare quattro passi o leggere sui social per capire quanto senso di abbandono e di insicurezza accomuna parte dei sammartinesi. Non tutti, ovviamente, perchè alcuni derubricano queste questioni a sterili polemiche da campagna elettorale, in cui l’amministrazione nulla può o nulla deve fare.
Non è accettabile però che in un paese come San Martino si debbano registrare, con una certa continuità, episodi di danneggiamenti, abbandono di rifiuti, incuria dei parchi pubblici, piste ciclabili inservibili per arrivare fino ad incendi di cassonetti.
L’inciviltà, la maleducazione, il poco rispetto del senso civico sono termini che ormai sono entrati nel nostro lessico quotidiano; ma davvero nulla si può per contrastare questo degrado? Davvero l’amministrazione non ha alcuna voce in capitolo?
In realtà, l’amministrazione è consapevole della situazione, infatti già nel documento programmatico del 2018 (cioè quello che si chiama DUP) si legge che i “parchi gioco e le aree verdi hanno bisogno di un maggiore presidio del territorio e controllo”, concetto ribadito anche nel DUP del 2019.
Sempre nelle linee programmatiche di mandato si prevede l’istituzione degli Assistenti Civici a cui affidare compiti di presidio del territorio, in appoggio alla polizia municipale.
Purtroppo, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare!
Oggettivamente un progetto di presidio del territorio ha visto la luce, ma è merito di un alcuni privati cittadini che si sono organizzati per formare il gruppo di Controllo Vicinato a cui il Comune ha fornito solo l’”appoggio istituzionale” come succede in tanti altri comuni della zona.
Dicevamo all’inizio, riteniamo che il presidio del territorio e decoro urbano siano facce della stessa medaglia: se gli spazi verdi sono tenuti in buone condizioni (tagli erba regolari, potature, verifica degli arredi) e con un presidio/controllo da parte della polizia locale ben strutturato, pensiamo sia molto più semplice arginare il degrado che oggigiorno si riscontra in molte zone del nostro comune.
E’ evidente che l’incuria da parte dell’amministrazione comunale delle aree verdi (che d’estate si trasformano in brulle savane) non spinge ad azioni virtuose di chi ha già un limitato senso civico e non è stimolante per coloro che hanno a cuore il bene comune.
Fatta una panoramica generale, è ora opportuno fare alcuni approfondimenti sui vari aspetti che caratterizzano questo argomento.
POLIZIA MUNICIPALE
Il ruolo chiave per quanto riguarda il presidio del territorio è delegato alle forze dell’ordine: Carabinieri e Polizia Locale.
L’Arma dei Carabinieri ha la propria struttura, collabora con l’amministrazione comunale, ma non dipende dal Comune e segue i propri ordini di servizio.
La Polizia Locale è invece alle dirette dipendenze del Sindaco e da questi, come ufficiale del Governo, ne adotta le direttive (TUEL art. 54 – Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli enti locali, D lgs n. 267/200 e successive modifiche).
Il Comune di S. Martino nel 2009 ha conferito il servizio di polizia municipale all’Unione dei Comuni Pianura Reggiana con sede a Correggio (rif. Delibera di Consiglio n. 82/2008). Da allora una delle domande più frequenti tra i sammartinesi è “Ma i vigili dove sono?”
In effetti, c’è chi se li ricorda solo perchè si è trovato un verbale per disco-orario sul parabrezza, ma per quanto riguarda il presidio del territorio, la presenza a piedi o in bicicletta nei parchi e nei quartieri, la sensazione avvertita da buona parte della cittadinanza è la mancata “quotidianità” con i vigili, una “non presenza” che fa palesare un senso di abbandono ed insicurezza.
Ci viene costantemente detto dall’Unione che il problema è l’organico, ma cosa si è fatto per porvi rimedio? Cosa ha fatto Fuccio come assessore in Unione alla Polizia Locale?
A vedere dai numeri degli agenti, nulla! E dire che si poteva e si può assumere.
Pur lasciando da parte lo standard regionale che vorrebbe 1 vigile ogni 1.000 abitanti, pura utopia amministrativa, a San Martino “sarebbero” assegnati 3 agenti più un coordinatore, praticamente n. 1 vigile ogni 2.000 abitanti (contro una media dei Comuni dell’Unione di 1 vigile su 1.600 abitanti). (rif. Delibera di consiglio n. 59/2016)
Il condizionale è d’obbligo perchè tre vigili + il coordinatore tutti insieme in una volta a San Martino non si sono visti e probabilmente mai si vedranno nella quotidianità. Un “bel risultato” per S. Martino se si considera che il sindaco Fuccio, lo ricordiamo, è anche l’assessore con delega alla polizia locale in Unione.
Almeno avremo risparmiato sulle spese, qualcuno penserà, dal momento che si sono ottimizzati i centri di costo. Purtroppo, anche in questo caso la risposta è negativa ed assistiamo anno dopo anno ad un aumento dei costi.
Dai € 217.000 spesi nel 2016 per i servizi di polizia municipale, siamo arrivati a € 263.634 preventivati nel 2021 (rif. Delibera consiglio n. 21/2021).
Come rilevato nell’interpellanza di Alleanza Civica presentata in data 22/12/2016 (rif. Delibera di consiglio n. 84/2016) risulta che, in proporzione al numero di abitanti e parametrato al numero degli agenti, il Comune di San Martino paga di più rispetto ad altri Comuni dell’Unione.
Concludiamo questa sezione dedicata al servizio di Polizia Municipale, riportando quanto scritto dalla Giunta Fuccio nel documento di programmazione (DUP) del 2017 (Missione 3 Ordine pubblico e Sicurezza – Finalità da perseguire): “ Il Comune di San Martino in Rio, nell’ambito della Giunta dell’Unione, definisce gli obiettivi del servizio finalizzando gli stessi a garantire adeguata presenza degli agenti sul territorio del nostro Comune, anche in orari pomeridiani, prefestivi”.
Questo importante obiettivo che si era prefissata l’Amministrazione Comunale, è ripetuta come un mantra con banali copia/incolla anche nei documenti di programmazione che si sono susseguiti negli anni.
Questo immobilismo, soprattutto su un tema, come quello del presidio del territorio, a cui la cittadinanza è particolarmente sensibile, è alquanto preoccupante. Alle sollecitazioni delle opposizioni che hanno più volte chiesto conto di questa situazione e proponendo eventuali soluzioni alternative, la Giunta si è sempre trincerata con risposte più di rito che di sostanza: i vigili ci sono, fanno il loro lavoro, abbiamo installato telecamere, comprato autovelox; purtroppo la realtà è però ben diversa, i cittadini non vedono i vigili, se non per piazzare qualche velox o fare multe per divieto di sosta.
Come Alleanza Civica, riteniamo che ci sia da fare un’accurata valutazione in merito a questo argomento e vagliare tutti i possibili scenari, perchè sono passati altri cinque anni e non si può derubricare il tema sicurezza per altri cinque anni a dei banali copia/incolla su atti programmatici.
Tra queste valutazioni è senz’altro inclusa la revoca del servizio dall’Unione e il ripristino dei vigili esclusivamente comunali.
ASSISTENTI CIVICI
Il progetto degli Assistenti Civici avrebbe dovuto in parte sopperire la limitata presenza della polizia municipale sulle strade e nei parchi di San Martino, offrendo un presidio del territorio più puntuale e continuativo.
Già dalle Linee di mandato della Giunta (rif. Delibera di consiglio n. 47/2016) si proponeva di studiare la possibilità di creare un gruppo di volontari per tale scopo a “cui affidare, dopo un necessario percorso formativo, una serie specifiche di attività quali:
- presenza davanti alle aree scolastiche anche al fine di accompagnare gli scolari in percorsi ciclo/pedonali sicuri tra casa e scuola;
- presenza all’interno delle aree verdi e nei parchi e giardini pubblici;
- attiva osservazione sul corretto utilizzo delle attrezzature pubbliche;
- presidio qualificato per segnalare eventuali situazioni problematiche inerenti la manutenzione del territorio;
- presenza in occasione di manifestazioni pubbliche
- attivazione, anche con immediate comunicazioni telefoniche, dei necessari servizi di emergenza, secondo le modalità che saranno fissate dal Comando Polizia Municipale senza mai intervenire in prima persona
Progetto di presidio del territorio molto valido, soprattutto perchè avrebbe impiegato persone conosciute e “conoscenti” del paese. Un “servizio che andrà a potenziare sicuramente il servizio di Polizia Municipale” annuncia trionfale il Sindaco Fuccio durante il consiglio comunale del 16/11/2016.
Viene così individuato nella Associazione Nazionale Carabinieri S. Genesio di Campagnola il soggetto a cui l’Unione Comuni Pianura Reggiana affida il compito di formare i volontari e predisporre turni e servizi di presidio del territorio, in base alle forze a disposizione.
Il Sindaco Fuccio nel consiglio comunale del 05/04/2017 comunica che ”a S. Martino è previsto un coordinatore in via di definizione”
Sembra tutto predisposto, il progetto di presidio del territorio da parte degli Assistenti Civici viene comunicato su L’Informatore n. 4/2016 e sul Resto del Carlino del 08/11/2016, invitando quanti sono interessati ad arruolarsi. Fuccio parla già di 11 volontari per S. Martino e conferma nel consiglio comunale del 5/4/2017 che “Presto li vedremo tutti in giro per il paese” (rif. Delibera di consiglio n. 28/2017).
Purtroppo, come prevedibile per chi conosce questa amministrazione, dai roboanti annunci alla pratica c’è sempre qualche problema che la Giunta deve affrontare, senza trovarne rimedio.
Ripercorriamo, questo ennesimo percorso ad ostacoli:
- 05/04/2017 Delibera di consiglio n. 28/2017
- Vengono chiariti da parte del Sindaco gli ambiti in cui gli Assitenti Civici andranno ad operare:
- in appoggio alla Polizia municipale, per il controllo di vie, piazze, parchi, luoghi sensibili del nostro Paese, luoghi pubblici dove promuovere la legalità
- collaborazione con l’Autorità e gli Enti competenti in materia di prevenzione e educazione della popolazione, tramite avvisi di cortesia;
- protezione civile in caso di emergenze
- controllo, osservazione e segnalazione
- NON hanno funzioni di pubblici ufficiali
- Vengono chiariti da parte del Sindaco gli ambiti in cui gli Assitenti Civici andranno ad operare:
- 25/07/2017 DUP 2017
- Per migliorare il controllo del territorio partirà, in appoggio alla Polizia Municipale, un progetto pilota di assistenti civici.
- Al progetto hanno aderito 11 persone
- La fase di addestramento è ancora in corso
- 30/11/17 Consiglio comunale durante la discussione sulla variazione di bilancio
- Sostegno economico all’ANC per formazione volontari: € 2.500
- A dicembre 2017 previsto il presidio del mercato settimanale
- Fuccio: “come dotazione di strumentazione e di numero di volontari, cerchiamo di aprire qua a San Martino”
- 22/03/2018 Consiglio Comunale
- Fuccio: “nel 2018 (non più a dicembre 2017 – ndr) entrerà in fase operativa il gruppo degli Assistenti Civici con l’istituzione di un presidio nel mercato settimanale del sabato”
- 30/07/2018 DUP 2018
- Continua la fase di addestramento dei volontari:
- formare un nucleo di protezione civile
- Continua la fase di addestramento dei volontari:
- 17/07/2019 DUP 2019
- Il presidio nel mercato settimanale ha cadenza quindicinale (se può avere un senso fare un presidio in questo modo)
- Continua la fase di addestramento
- formare un nucleo di protezione civile
- certificare i volontari quali operatori ausiliari della polizia locale
- 28/07/2020 DUP 2020
- In un anno caratterizzato dalla pandemia, con tutto quello che ne ha determinato, il documento unico di programmazione dell’amministrazione comunale alla voce “Missione 3 – Ordine pubblico e Sicurezza”, propone un copia/incolla dell’anno precedente. Ma può essere possibile?
Concludendo, un progetto che poteva risultare particolarmente utile per tutta la comunità sammartinese, annunciato come la soluzione al problema del presidio del territorio cittadino, di affiancamento alla Polizia Locale, è stato derubricato a qualche presidio del mercato, qualche sagra di paese e le processioni.
Chiaramente non sono in dubbio o in critica i servizi resi dai volontari dell’ANC, che sono sempre graditi e svolgono un ruolo importante; ciò che si critica sono gli annunci del Sindaco Fuccio non seguiti da azioni concrete.
PARCHI PUBBLICI E AREE VERDI
Se il presidio del territorio soffre di gravi e croniche carenze, chi ne subisce le conseguenze sono le aree pubbliche, che, fuori controllo, sono spesso nelle mani di persone con un senso civico rasente al nulla.
Purtroppo, la mancanza di controlli (che pure è ascrivibile al Comune, posto che la Polizia Locale dipende dal Comune e dal Sindaco) non è l’unico problema che affligge le aree pubbliche, soprattutto i parchi, ma ci sono carenze anche a livello “strutturale”.
Qualcosa si è provato a fare, ma l’approssimazione regna sovrana e le opere non vengono mai concluse a dovere. Alcuni esempi:
- Via Roma: la prima piantumazione del nuovo viale è andata perduta perchè non adeguatamente irrigata (non era previsto un impianto d’irrigazione); la nuova piantumazione, fa fatica, ma sembra reggere
- Prati della Rocca e giardino antistante l’ingresso del Comune: l’unica certezza è il colore di quello che ne rimane dell’erba: giallo savana. Il vice-sindaco nel consiglio comunale del 29/9/2016 dichiarava “li collegheremo insieme (gli impianti di irrigazione – ndr) e attiveremo l’impianto di innaffiatura che è già presente in parte e compromesso, però attiveremo”. La premonizione non ha avuto riscontro.
- Piantumazione scuola media: l’impianto di irrigazione serve solo il prato e non le piante, ma non sempre funziona a dovere. (rif. Delibera di consiglio n. 55/2016): molte piante, arbusti e prati secchi.
- Arredo parchi: per fortuna sono stati tolti via via tutti i giochi rotti, sostituiti solo alcuni giochi in pochi parchi.
- Delle tre nuove installazioni nel periodo 2016/2021 degne di nota, due sono frutto di donazioni:
- il gioco multifunzione nel giardino della Rocca da parte di una privata cittadina
- la nuova nave nel parco omonimo da parte di IREN
Di seguito, le premesse di inizio mandato:
- di prevedere a tutte le aree verdi del paese un’uguale attenzione e decoro (parchi, giardini pubblici e parchi scolastici
- censimento, monitoraggio e manutenzione dei giochi e dell’arredo (panchine, rastrelliere, cestini)
- acquisto e posa di nuovi giochi ed arredi
Ma come si può prevedere di gestire questi punti con carenza di personale? Anche in questo caso, l’idea dell’amministrazione comunale è di affidarsi a gruppi di volontari per la gestione e la cura di almeno parte del verde pubblico.
Coinvolgere la cittadinanza per renderla partecipe delle necessità del paese e stimolarla sul senso civico è sicuramente un aspetto positivo di chi amministra, non altrettanto la metodologia con cui si affrontano queste dinamiche.
Nel documento di programmazione DUP del 2018, l’amministrazione infatti toglie il coinvolgimento dei cittadini dalle sue linee guida, ma propone, sotto forma di progetto di inclusione per i richiedenti asilo, il progetto “guardiani dei parchi”, motivando il progetto con quanto da più parti era stato richiesto: “i parchi gioco e le aree verdi seppur già caratterizzati da diversi livelli di gestione hanno bisogno di un maggior presidio e controllo in quanto sono un importantissima risorsa per tutta la collettività”.
E quindi si torna a parlare di presidio del territorio e controllo come problema che affligge i parchi pubblici e le aree verdi. Peccato che anche in questo caso, il progetto non vedrà mai la luce e “sparisce” dai radar dell’amministrazione con la redazione del documento di programmazione DUP del 2020, per ritornare a parlare di volontariato: “Si valuterà la possibilità di sottoscrivere convenzioni con le associazioni di volontariato che abbiano durata pluriennale al fine di favorire la continuità delle azioni intraprese.”
Insomma, a forza di “metti e togli”, “annuncia e ritira” nessuna forma concreta di collaborazione è stata proposta e avviata con la cittadinanza.
CONSIDERAZIONI FINALI
In tutto questo balletto di vigili, assistenti civici, volontari, guardiani, ecc., cosa rimane dopo cinque anni di Giunta Fuccio? Tanti buoni propositi, ma altrettanta confusione nel cercare di raggiungere gli obiettivi.
La pandemia non può essere una scusante di come si sono evolute le cose, perchè stiamo parlando di progetti datati 2016 e che a febbraio 2020 non avevano ancora prodotto risultati neancheapprezzabili.
Un po’ come uno studente che aspetta il mese di Maggio per cercare di sistemare l’annata scolastica mediocre con un colpo di coda, lo stesso ha fatto questa amministrazione che, aspettando l’ultimo momento per rendere “memorabile” il suo mandato, si è invece trovata con un altro problema molto complesso da gestire.
Per quello che abbiamo potuto fare dai banchi dell’opposizione, qualche suggerimento l’avevamo proposto (rif. Delibera di consiglio n. 55/2017), però nonostante la volontà di produrre un documento condiviso, non si è andati oltre.
Alleanza Civica ha promosso il progetto dei Buoni di Solidarietà Territoriale che prevedeva, tra altri aspetti, anche la cura e la gestione delle aree verdi. Progetto votato all’unanimità dal consiglio comunale del 8/2/2018 (rif. Delibera consiglio n. 8/2018), ma caduto nel limbo della Giunta per l’incapacità di saper gestire situazioni più complesse rispetto alle sagre di piazza.
Per il futuro ci sarà da mettere in campo, e non solo su fogli di carta, una strategia che offra soluzioni concrete e praticabili sia per quanto riguarda il presidio del territorio che la cura e manutenzione delle aree pubbliche. Servirà il contributo di tutti, Alleanza Civica ci sarà.