San Martino in Rio – Da anni si parla delle infiltrazioni di acqua nel plesso scolastico di via Manicardi. Da anni e siamo sempre alle solite: basta una pioggia un pò più intensa del solito (l’allerta meteo era solo gialla; pensate se fosse venuta giù davvero una bomba d’acqua o piovuto forte per 24 ore ad esempio) e alla scuola di via Manicardi entra acqua. Questo è quanto successo il primo giorno di scuola presso la scuola elementare di via Manicardi, mentre Sindaco e Assessore facevano la loro passerella al plesso di via Rivone.
Fatalità? Il solito destino avverso a Sindaco e Giunta? A noi non pare proprio. Ma andiamo con ordine.
Punto Primo:
Nel corso degli ultimi anni il Comune ha provveduto a “sistemare” le note infiltrazioni sia con la squadra operai che con un appalto ad hoc del 2022 per 10.000 euro “il fine del contratto è la risoluzione delle infiltrazioni nelle aule e garantire il corretto funzionamento delle attività scolastiche” (determina 225/2022).
Interventi eseguiti proprio per impermeabilizzare i tetti, al punto che ci era stato assicurato che il problema era risolto. Oggi si è visto.
Ci sembra che ogni volta si trovino scuse e giustificazioni (l’evento meteo estremo fa sempre comodo) per mascherare la verità: non si fa sufficiente manutenzione, da quella “spicciola” e ordinaria come la pulizia delle grondaie (qualcuno l’ha mai fatta in quelle scuole?) a quella più “seria” di impermeabilizzazione della copertura.
Problema di risorse? Peccato che, per altre cose care alla Giunta, i soldi si trovino sempre. Una su tutte? 140.000 euro di progetti per la futura nuova scuola elementare (ancora ferma).
Punto secondo:
Il Sindaco, come da copione, dà la colpa all’evento estremo della pioggia confondendo i millimetri di acqua caduti con il dato dell’intensità della pioggia. Un conto è dire che sono scesi 100 millimetri in un’ora; un conto è dire che l’intensità è di 100 millimetri all’ora.
Ma cosa dicono i dati ARPAE?
Che si, per un breve tempo l’intensità poteva anche essere di 100 mm/h, ma la pioggia caduta non ha superato nell’arco di 48 ore e fino alle 7 di questa mattina, nella peggiore delle ipotesi, 40 mm in totale.
Secondo i dati della centralina meteo di Gazzata, i mm di pioggia scesi sarebbero molto molto meno e la durata della massima intensità è di pochi minuti. Insomma un fenomeno tutt’altro che eccezionale.
Ancora una volta si mescolano le carte e si getta fumo negli occhi per mascherare l’inerzia e l’incompetenza di sindaco e Giunta.
A questo punto, anche la Giunta, in pompa magna, sulla stampa annuncia il piano d’azione per sistemare il tetto della scuola di via Manicardi. Ancora una volta bisogna aspettare gli eventi prima che si muova qualcosa. Ci si riuscirà prima o poi a invertire la rotta?
Scopriamo, ora, che un intervento di sistemazione del tetto è possibile anche senza aspettare i €1.200.000 che il Sindaco ha snocciolato. Insomma, se capiamo bene, con un intervento similare a quello già fatto con soli (soli) 10.000 euro il problema potrebbe essere risolto.
Se così fosse, perché sperare nel sole anziché intervenire prima? Il bilancio comunale non può permettersi cifre milionarie ma una o due decine di migliaia di euro proprio si.
Ma dato che sta per tenersi un incontro tra Giunta, Dirigente Scolastico e rappresentati di classe a chiarimento dei gravi fatti di venerdì scorso (allagamento scuola), se fossimo lì porremmo alcune domande:
- Qual è stata la dinamica degli eventi: chi ha chiamato i vigili del fuoco? Che interventi hanno fatto? Hanno rilasciato un verbale e cosa hanno scritto? Hanno dichiarato loro l’inagibilità della scuola? Se si, hanno disposto loro la riapertura?
- Posto che i pluviali erano intasati e ciò ha determinato le forti infiltrazioni: chi doveva fare pulizia e manutenzione?
- Il sindaco ha dichiarato che nella zona interessata dai lavori di impermeabilizzazione 2022 (costo di solo 10.000 euro) non ci sono state infiltrazioni: per la restante parte devono davvero aspettare i 1.200.000 euro? O si può intervenire con molto meno soldi come fatto nel 2022? E si, è stato fatto un preventivo? Perché non si è intervenuti prima o me nel 2022?
- Se dovesse tornare a piovere, magari per più di un’ora, dobbiamo aspettare i 1.200.000 euro o esiste un piano B per garantire la scuola ai bambini? O si continua a chiudere e basta?
- Impianto elettrico e agibilità sismica: esistono certificazioni, soprattutto dopo gli eventi di venerdì per quanto riguarda impianto elettrico?
- Come è messo tetto?
Ancora una volta, però, ci troviamo a constatare che si procede per caminetti: piccoli gruppi, inviti esclusivi… insomma l’importante è che a questi incontri non ci sia il libero ingresso di chiunque voglia capire.
Sembra che qualsiasi cosa accada in Comune (e quindi riguarda tutti) debba essere spiegata solo a pochi: per paura di confronto? Per paura delle domande? Per non volerci mettere la faccia?