San Martino in Rio – Con il 2024 entra a regime il “nuovo” sistema di tariffazione del servizio rifiuti: da TARI si passa a Tariffa Corrispettiva Puntuale – TCP, quella per la quale sono stati sostituiti tutti i bidoni e dotati di codice a barre.
L’intento, sulla carta, è chiaro e condivisibile: pagare in proporzione all’effettiva quantità di rifiuti che si producono. Chi è più virtuoso contribuisce al miglioramento ambientale e, giustamente, dovrebbe godere di un regime di minor costo del servizio.
Sarà davvero così?
Purtroppo non del tutto, in quanto il sistema di calcolo è ancora basato, in una specie di cocktail, sulle superfici degli immobili, al numero di persone e, solo in minima parte, dipende dall’effettiva produzione di rifiuti.
Ci sarà almeno del risparmio rispetto a prima? SNI.
Nell’ultimo Consiglio Comunale del 30 aprile scorso, ci è stato spiegato che le utenze da almeno 2 componenti in su beneficeranno di qualche euro di riduzione rispetto allo scorso anno (7 euro in media le coppie, 13 euro i nuclei da 3 e così via) mentre le utenze con una sola persona pagheranno 1 euro in più rispetto al 2023.
Detta così potrebbe sembrare che tutto quadri. Ma come abbiamo rilevato in Consiglio, occorre tenere conto, dal 2024 in poi, di un altro decisivo fattore: il numero delle vuotature “incluse”.
Prendiamo, ad esempio, le utenze con persona singola.
Il costo 2024 stimato è di 1 solo euro in più rispetto al 2023, ma attenzione: le vuotature incluse sono 12, ossia una al mese.
Nel 2023, pagando 1 euro in meno, il servizio includeva una vuotatura a settimana, ossia 4 al mese e 52 in un anno.
Risultato? Costo di fatto uguale 2023-2024, ma servizio vuotature ridotto del 75% circa e addebito di euro 1,45+iva per ogni vuotatura oltre le 12 incluse.
Facciamo due conti? 52 vuotature nel 2023 a fronte di 12 abbiamo detto: 52-12=40 vuotature in meno che moltiplicate per il costo applicato 2024 a quelle aggiuntive fa 58 euro (iva a parte) che, in teoria, si dovrebbero risparmiare… e invece 1 euro in più!
Stessa cosa vale per le utenze con due persone.
Al risparmio medio di 7 euro si contrappone una forte riduzione del servizio: 18 vuotature all’anno incluse nel 2024 per i nuclei a due persone rispetto alle 52 vuotature di cui hanno potuto usufruire nel 2023. Qui la riduzione del servizio incluso è di circa il 60%.
Veniamo ai conti: 52-18=34 vuotature non incluse che moltiplicate per 1,45 euro fa 49,30 euro che si dovrebbero risparmiare.
E così via anche per le altre utenze con più membri.
Noi i dubbi sull’applicazione pratica di un principio condivisibile li abbiamo e li abbiamo espressi, Giunta e Maggioranza, allo slogan “ci guadagna l’ambiente”, hanno tirato dritto e approvato il sistema.
Facile parlare per slogan, molto più difficile dire la verità: chi ci guadagna è il gestore (Iren). I camion infatti passano come prima e la percentuale di differenziata è all’80%: i fatti (e i conti) parlano chiaro, gli slogan restano parole al vento.