Per un San Martino migliore

VARIANTE 2013: FINE DI UN (GRAVE) PROBLEMA?

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San Martino in Rio – Nel consiglio comunale del 28 Dicembre Consiglio è approdata, per l’approvazione finale, la famosa variante 2013 solo adottata.
Nel 2022 emerse pubblicamente, grazie ad una nostra interpellanza, che dal 2013 al 2022 sull’urbanistica erano state commesse anomalie serie e gravi, con possibili gravi ricadute su cittadini, imprese e Comune stesso.

Di seguito la dichiarazione di voto di Allenaza Civica resa ieri in Consiglio da Davide Caffagni.

Egregi Colleghi
ma soprattutto cari Sammartinesi,
il Consiglio comunale è qui, stasera, a ridosso di Capodanno per esaminare e, se la maggioranza vorrà, porre la parola fine– forse la parola fine – ad una vicenda che non solo ha dell’unicità nel panorama nazionale, tant’è che non esistono le norme per disciplinare ciò che è successo – ma sin dall’inizio, come dicevano Daniele e la Maura, è stata adombrata da aloni di vaghezza e poca trasparenza.

Ma andiamo con ordine:

  • A giugno 2013 si adotta una variante al piano urbanistico, subito viene applicata senza rispettare le norme di salvaguardia e senza attendere la definitiva approvazione;
  • A marzo 2022, quindi passano 9 anni, l’ufficio tecnico – in particolar modo l’Arch. Manzini a cui appunto torno ad esprimere il nostro ringraziamento – scopre questa grave anomalia e informa la Giunta, che pensa quindi di tenere – per lo meno in quel momento – tutto segreto e riservato, se non fosse che, chiaramente, tutte le pratiche edilizie venivano sospese o quantomeno procrastinate, rallentate insomma.
  • La situazione inizia a complicarsi: cioè il caos che voi pensavate di creare informando i consiglieri comunali – avete fatto un consiglio comunale segreto, potevate fare un consiglio comunale segreto per informare – in ogni modo, il caos si è comunque creato.
  • Noi – diceva giustamente la Maura prima – ricevevamo una marea di segnalazioni che qualcosa che non stava funzionando, l’ufficio tecnico stava rallentando: qualcosa non funzionava. Qualcuno in provincia, qualcuno in regione, ci chiedeva “ma a San Martino cosa state facendo?”.

Quindi ci mettiamo in movimento, facciamo qualche accesso agli atti e arriviamo a capire quello che poteva essere successo: una variante adottata, applicata, ma mai approvata. Depositiamo subito, e qui siamo nel luglio 2022, un accesso agli atti specifico sulla variante 2013; abbiamo detto: lanciamo un segnale, lanciamo un segnale; qualcuno lo capirà, ci chiamerà e a quel punto capiremo quello che ci diranno.

Niente, nemmeno questo segnale avete colto e a quel punto non restava che depositare l’interpellanza e chiaramente con l’interpellanza cade la maschera: a luglio del 2022 si capisce quello che era successo e quello che forse sarebbe successo da lì in avanti. Il resto è roba di questi giorni.

“Errare è umano” diceva giustamente ieri sera l’architetto Manzini, ma così diceva anche nel luglio 2022 Luca Villa aggiungendoci, citando Guccini, che “chi non fa, non falla”. E per carità, nessuno è qui a non ammettere che si possano compiere errori.

Ma siamo davvero sicuri che tutto ciò che è successo è frutto di un puro errore casuale? Noi certo non abbiamo nessuna certezza in merito.
Ma analizzando i fatti, non possiamo non notare che nel 2013 si adottano due varianti coeve: una, quella del magazzino di formaggio, che segue l’iter normale: salvaguardia, nel senso che il magazzino non viene fatto il giorno dopo, e si arriva alla seconda delibera di consiglio comunale, in cui il consiglio comunale respinge la proposta di variante. L’altra, quella di stasera, resta nel limbo: cioè di qua ci ricordiamo che bisogna fare due passaggi, di qui nessuno sa niente.

Incredibilmente viene disattesa la salvaguardia e subito appunto si dà applicazione alle facoltà ampliative concesse dalla variante adottata: eppure, come dicevo, nella variante del magazzino, il magazzino non inizia a essere subito costruito.

Oggi scopriamo, grazie alle osservazioni della Provincia, che molti punti di variante erano incompatibili con il piano provinciale già allora vigente: forse allora che qualcuno se ne fosse accorto? Ma questa resterà chiaramente una domanda senza risposta.
A tutto ciò si aggiunge che nel 2020 si modificano ulteriormente le norme tecniche senza alcun atto deliberativo: di questa vicenda chiaramente negli atti non se ne parla, è una variante inesistente giuridicamente, ma qualcuno – come dicevo prima – deve aver per forza materialmente modificato e caricato online questo documento. Ci sarà un perché e ci saranno state sicuramente delle conseguenze in un verso o nell’altro.

Ma in tutto ciò si inserisce, con il carico da 90 potremmo dire, come dicevano Daniele e la Maura poco fa, la vostra condotta: di fronte a un fatto grave, inaudito e sottolineo ancora grave, con potenziali ed enormi impatti sia sui cittadini che sulle imprese ma anche sul Comune sul piano organizzativo, come veniva detto prima, sul piano economico finanziario patrimoniale anche probabilmente, avete deciso di scegliere la via del silenzio, dell’assenza di trasparenza.

Ho riletto le precedenti discussioni sul tema che avete fatto su interpellanza di Alleanza Civica del 2022, ma anche su un’interpellanza del 2023 fatta dal gruppo di Progetto San Martino: in entrambe le sedi, voi avreste informato le autorità, voi avreste sfidato, voi avreste avvisato, ci avreste informato. Eppure, di fronte a tutte queste intenzioni, voi avete dovuto informare le autorità, avete dovuto spiegare ciò che stava succedendo, avete dovuto rendere conto alla cittadinanza e al Consiglio comunale, a questo punto esclusivamente perché Alleanza Civica vi ci ha portati e a ciò vi ha obbligati, Chissà se senza interpellanza le cose sarebbero andate così, ma chiaramente anche questa è una domanda alla quale non ci sarà risposta.

Perché la storia non si fa niente né con i se non con i ma; la storia è fatta di eventi concreti, di scelte, di condotte, di responsabilità politiche come dicevo prima, ma anche giuridiche.
Voi, e chi vi ha preceduto nella vostra parte politica, avete creato il problema e questo problema l’avete tenuto nascosto per mesi e mesi, ricordo da marzo a luglio.

Ci avete convocato in fretta e furia, oggi, senza averci coinvolto fino in fondo ma soprattutto sin da subito nella gestione di questa vicenda; qualcuno andò sul giornale a dire che le opposizioni avrebbero dovuto essere collaborative su questa vicenda, nel momento in cui però ci stavate prendendo in giro tenendoci all’oscuro di tutti e di tutto.

Oggi allora non ci può essere richiesto nulla: siete giunti ad una soluzione e ne siamo contenti per i cittadini ai quali voi avete creato il problema; voi, non noi, allora eravate tenuti a porvi rimedio; eravate obbligati a trovare una soluzione a tutela dei cittadini ma probabilmente anche a tutela dell’Ente.
Eravate voi, dunque, a dovere porvi rimedio e spetta a voi, e non a noi, assumere la responsabilità politica e giuridica di quanto accaduto e della soluzione intrapresa.
Alleanza Civica, pur dando merito agli uffici di aver lavorato ad ogni soluzione possibile e di ciò li ringraziamo ancora, non può farsi carico delle colpe che non ha.

Chiaramente non possiamo votare contro questa proposta di approvazione definitiva della variante perché significherebbe non fare l’interesse dei cittadini, ma anche rispettare il lavoro dell’ufficio.
Ma chiaramente non possiamo votare a favore per tutti i dubbi che abbiamo sollevato e per tutti i dubbi e domande che questa vicenda ha in un qualche modo sollevato.

Prima di uscire, allora, dall’aula c’è una domanda però alla quale dovete darci risposta, a noi e all’intera comunità sammartinese, guardandoci negli occhi noi e loro.
Ci dovete dire se su questa interminabile vicenda è emersa tutta la verità; dovete dare pubblica assicurazione che non ci sono altri capitoli aperti o nascosti sull’urbanistica di questo comune, degli scorsi anni, che restano prudenti nonostante questa variante.
Dovete dirci insomma se tutti i temi e i problemi legati all’urbanistica sono qui, stasera, sul tavolo; se tutto è chiaro.


Dovete assumervi la responsabilità politica e umana, di dire ai Sammartinesi che tutto quello che si doveva dire su questa vicenda è stato detto oppure no, perché chiaramente se dite sì e poi salta fuori qualcos’altro, a quel punto quale credibilità?
Aspettiamo a questo proposito fiduciosi un sì o no se la verità emersa tutta; noi vi staremo a guardare.

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