San Martino in Rio – La mancata approvazione della variante urbanistica: «Errore tecnico? Grave, gravissimo errore politico della Giunta!»
Così replicano i consiglieri di Alleanza Civica Villa, Erbanni e Catellani alle dichiarazioni del Sindaco Fuccio in merito alla mancata approvazione della variante del 2013 e proseguono: «Il fatto veramente sconcertante, oltre alla omessa approvazione, è il silenzio tenuto da mesi da parte della Giunta su questa vicenda.
È stato lo stesso Sindaco a riferire, in conferenza dei capigruppo, dopo la presentazione dell’interpellanza di Alleanza Civica che ha scoperchiato il velo di omertà che regnava, che lui e la Giunta sapevano da mesi di quel fatto grave e serio eppure nulla hanno detto e nessuna denuncia, fino alla nostra interpellanza, era stata fatta. Forse che aver chiesto in interpellanza al Sindaco “se di tale situazione siano state informate le Autorità amministrative e giudiziarie competenti” abbia scosso le loro coscienze?».
«La vicenda – aggiungono – è tanto più grave e preoccupante se si pensa a chi, privati e aziende, in questi anni ed in questi ultimi mesi hanno deciso di investire a San Martino in Rio sull’edilizia: la variante del 2013 mai approvata incise infatti, ed in modo rilevante, sulle norme tecniche di Attuazione, ammettendo interventi edilizi (costruzioni, ampliamenti, capannoni,…) più espansivi di quelli assentibili sino alla variante 2010, che oggi scopriamo essere quella vigente.
Ad esempio: c’è chi anche negli ultimi mesi ha investito e progettato (sostenendo spese anche importanti) edifici con volumi, caratteristiche e metrature permesse dalla variante 2013 ma non consentite da quella del 2010. Questi cittadini, queste imprese, dovranno rivedere i progetti a proprie spese con l’ulteriore rischio di perdere contributi o finanziamenti a causa dei ritardi e del caos generati dal Comune. E così per tutti quelli che hanno fondato il proprio intervento edilizio sulla variante 2013.
Le norme urbanistiche – concludono – impattano su cittadini e imprese in modo diretto e rilevante, ecco perché la mancata approvazione della variante 2013, applicata fino a pochi giorni fa come se fosse vigente, è oggi un fatto grave e serio.
Sindaco e Giunta, ed ecco l’errore politico, avrebbero dovuto muoversi senza alcun indugio informando il Consiglio Comunale e i cittadini/imprese di quanto accaduto. Al contrario hanno taciuto sino a quando il nostro intervento di questi ultimi giorni li ha obbligati a parlare.
Hanno taciuto per mesi facendo finta che nulla fosse successo, lasciando che si facesse riferimento a cartografie di PRG e norme tecniche non vigenti. Infine, la questione non è solo tecnica, ma anche giuridica e soprattutto politica: chi è a capo dell’Ente si assume, piaccia o no, la responsabilità politica di tutto quanto avviene nell’Ente, anche perché i tecnici dirigenti degli uffici tecnici sono scelti e voluti (ora come nel 2013) direttamente dal Sindaco, senza il concorso come per tutti gli altri dipendenti.
Confidiamo che in Consiglio Comunale siano fornite tutte le spiegazioni del caso.»
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